Dove possiamo arrivare con quel balzo?
Lo visualizziamo con le strisce successive o Fasi.
Qui le strisce sono quattro, non formano uno schema ripetitivo, non sono uguali in grandezza, e non hanno la cornice nera ben definita. Si allargano man mano che si muovono verso “l’alto” analogamente alla Terra e all’atmosfera che la circonda.
Il pianeta Terra non è soltanto solido o liquido: è anche aria e l’atmosfera che lo circonda, e che lo “separa” dal resto dell’Universo. Quindi dalla Fase 4 alla Fase 7 c’è un’evoluzione visibile che va da più stretto a più largo con una perdita considerevole di cornice nera che simboleggiava lo stato egoistico (chiusura) delle prime tre Fasi. In altre parole è una simbolica immagine di evoluzione.
C’è una sottile linea di Luce che attraversa le sette fasi, dall’Universo alla Terra, e se guardiamo bene è una doppia elica, il DNA, la spirale invisibile attorno a cui ruotiamo e evolviamo. L’Universo che costantemente porta “informazione” a tutte le creature della Terra, ovviamente non soltanto agli esseri umani, ma a tutta la Natura, attraverso tutte le Fasi.
Come gruppo di persone qui presenti, possiamo tutti dire che il momento in cui “Ortho-Bionomy”, simbolizzato dal Sand Dollar, è venuto a fare parte del nostro percorso qualcosa è successo, le nostre vite sono cambiate, ci siamo sentiti differenti, ed eventualmente abbiamo sentito che una specie di (r)evoluzione stava avvenendo, forse anche inconsapevolmente: possiamo quasi dire di esserci sentiti più liberi. Anche i nostri clienti molte volte ci danno questo tipo di feedback, anche se il loro problema non è stato totalmente risolto.
Quindi l’immagine delle sette fasi, come definito da Arthur, crea un’immagine di evoluzione, che raggiunge Fase 7 (“È il paradiso”) e aspetta necessariamente per la Fase 8 (“Dovrà aspettare”), simbolizzato dal Cosmo. Le sette fasi sono chiaramente l’evoluzione dell’individuo, in ogni possibile direzione, dal burattino Pinocchio al bambino umano senza fili; dall’essere totalmente dipendenti dal sistema al trovare la libertà in noi stessi; dall’essere egoisti all’essere privi di ego; dall’individualità all’universalità; da Neo prima di incontrare Morfeo, a Neo dopo l’incontro con Morfeo e aver ingoiato la pillola rossa.
Il balzo nell’Universalità avverrà prima o poi man mano che evolviamo. Ma certo l’evoluzione di un individuo è l’evoluzione della popolazione, quindi le implicazioni di questo movimento verticale possono avere un importante impatto sociale.
Possiamo vedere che ci sono tre stacchi. Dalla Fase 0, il Non Manifesto, alla Fase 1. Dalla Fase 3 alla Fase 4. Dalla Fase 7 alla Fase 8, la Manifestazione Universale.
Ora descriviamo in breve le strisce individuali.
Possiamo vedere che la prima, vicina alla Terra, è formata da due strisce, che gradualmente vanno da nero a bianco passando attraverso una gradazione di grigi. Se guardo le altre strisce, da due a sette, posso vedere che anch’esse passano dal nero puro al bianco puro e una serie di grigi, ma in scala più grande.
A cosa si deve questo?
Perché la Prima Fase è una fase embrionale, il livello intrauterino, il seme sotto la superficie, la fase di transizione.
Transizione da cosa?
Beh, ogni cosa che nasce, sia pianta, animale o essere umano, ha bisogno di un periodo di transizione tra il Non Manifesto e lo stato Manifesto. Gli umani hanno bisogno di nove mesi, altre specie 12 mesi, altre anche solo poche settimane o giorni. Lo stesso vale per le piante. Qualsiasi cosa sia, tutte le creature passano attraverso un periodo di gestazione che aiuta il nuovo essere a diventare gradualmente abituato al nuovo ambiente. Di fatto, tutti noi ritorniamo nella Fase 1 quando andiamo a dormire, e a nessuno piace essere svegliato con un luce intensa, o un forte rumore, bensì con un tocco gentile, una voce sussurrante. Nove mesi nel ventre, transizione dal Non Manifesto al Manifesto; otto ore di sonno: transizione dalla notte alla mattina.
La seconda striscia è nera. Indica il corpo che si manifesta alla nascita, il corpo anatomico di qualsiasi specie a cui appartenga: pianta, pesce, uccello, mammifero, primati o essere umano.
Come afferma Eckhart Tolle, può essere definito come “corpo di dolore”. La presenza su questo pianeta è definita dall’esistenza del corpo fisico, e il corpo di ogni specie ha un modo specifico di funzionare, mangiare, di crescere, e così via. Tutto questo è specificato dall’anatomia e dalla fisiologia. Ovviamente ogni corpo segue determinate regole, funziona secondo parametri specifici per poter sopravvivere, crescere, evolvere, riprodursi, in generale secondo i codici genetici e l’ambiente in cui nasce e vive.
Tutti i fatti che definiscono i corpi nella fascia nera sono controllati dalla mente delle persone che governano “i corpi”, la striscia bianca, la Fase 3. Questi sono gli scienziati, gli studiosi, l’Intelligentsia, i sacerdoti, i presidenti, i chirurghi, i professori, gli esperti, i monarchi, i ministri, i generali, “i ricchi”, gli anziani del clan. Sono inferiori in numero. Una parte di loro sono i fattori ed i controllori delle regole e delle leggi che governano il resto della popolazione di ogni nazione, altri regolano e controllano ogni corpo individuale, amministrando le funzioni più importanti della società: famiglia, educazione, religione, politica e salute, in altre parole i Sette Handicap descritti da Arthur.
Simbolicamente sono un po’ come il corpo e la mente. Il corpo è visibile, nero, e la mente è invisibile, bianco, trasparente. Ma è la mente che governa il corpo, e se la mente è “sana”, pura, libera dall’avidità, dalla golosità, gelosia, rabbia, paura, pigrizia, attaccamento ed ego, allora anche il corpo collegato ad essa sarà allo stesso modo sano.
Perché l’arcobaleno ha sette colori? Perché i chakra nel corpo sono sette? E cosa dire delle sette note?
A volte l’Universo ci parla con degli enigmi, si esprime in un modo non facilmente comprensibile alla maggior parte degli esseri umani. L’unico modo che abbiamo per decifrarlo è tramite individui che sono ascesi ai più alti livelli e udito la “voce” dell’Eternità. Quando ridiscendono esprimono a coloro che sono loro vicini quello che hanno visto e imparato. Come l’alpinista solitario che raggiunge le più alte vette e quando ritorna ci dice come ha fatto ad arrivare in cima e quello che ha visto. Come Arthur quando si è svegliato dal suo sogno, in cui Meister Eckenkart gli rivelò la Fase Sette, e ce ne ha parlato. In questo senso raggiungere il livello più alto non è fine a se stesso, ma un’attività altamente sociale, sebbene lo si raggiunga da soli il più delle volte.
Volere essere liberi dal dolore!
Questo può essere un bisogno legittimo. La quarta striscia, Fase 4 è la ricerca della posizione antalgica, volersi liberare dal dolore con una posizione, non tramite una condizione. Se ingerisco un antidolorifico, il mio stato senza dolore è condizionato dall’azione chimica della sostanza nel mio corpo. Quando l’effetto è terminato, di solito il dolore ritorna, magari con un effetto collaterale.
Improvvisamente posso realizzare che libertà dal dolore non può SEMPRE venire da fuori di me, o attraverso certe sostanze, ma deve venire da dentro di me. Quella sfuggente posizione antalgica è alla mia portata, dipende da come mi comporto con me stesso, o dalle scelte che faccio. Allora mi può davvero liberare. La Fase 4 è l’inizio della libertà. Arthur scrisse: “Fase 4, apre la porta!”
Ma ritorniamo alla seconda striscia. La seconda striscia, collegata al corpo anatomico, è chiaramente guidata e supervisionata dal dottore, dall’ortopedico, dal chirurgo, e dalle medicine allopatiche che vengono prescritte. È nera. La quarta striscia non è più nera, comincia a diventare grigia, come si vede nella prima striscia. È lo stesso corpo anatomico ma comincia a diventare libero. Il momento in cui cerca di trovare una posizione che lo liberi dal dolore, realizza, forse anche inconsapevolmente, che ha delle soluzioni innate. Per allargare l’idea di posizione antalgica posso aggiungere che anche Buddha stava cercando la posizione antalgica, ossia la non identificazione col dolore e la sofferenza.
Quindi la Fase 4 è un salto evolutivo dalle prime tre fasi: è la comprensione che mi posso liberare dal dolore semplicemente entrando in un’altra fase. È evoluzione attraverso la trascendenza. Non combattiamo contro le situazioni che sono dolorose, le superiamo, trascendendo. Rispetto alle prime 3 fasi, la Fase 4 è antalgica, e al suo interno sviluppiamo la ricerca di quelle posizioni che riducono il dolore. È lo stesso corpo di dolore della Seconda Fase che attivamente e innatamente cerca le posizioni senza dolore. La “posizione antalgica” è una posizione naturale che tutte le creature assumono quando sentono del disagio. Non è una posizione artificiale, è innata, come l’istinto di sopravvivenza, totalmente naturale se viviamo in un ambiente naturale, come gli animali nella giungla. La Fase 3 può aiutare qualcuno a razionalizzare il significato di una posizione antalgica, può dargli una spiegazione “anatomica o scientifica”, dopo che l’abbiamo trovata, come fece Jones. Ma ovviamente una spiegazione della posizione antalgica non è la posizione antalgica. Possiamo trascorrere tutta la nostra vita ad elencare le posizioni antalgiche, ma non arriveremo mai alla fine.
Ora posso parlare di un altro aspetto sociale di questa immagine, che non è immediatamente evidente. Le strisce più scure rappresentano il corpo, il corpo anatomico che studiamo all’Università (Fase 2), il corpo degli individui liberi (Fase 4) e il corpo aurico (Fase 6). Come corpi sono oggetti fisicamente tangibili, quindi ho definito 2, 4 e 6 come Fasi Oggettive. Le menti che studiano e codificano l’anatomia e la fisiologia dei corpi sono chiaramente i soggetti: gli scienziati, i medici, “i soggetti che imparano riguardo agli oggetti”. Quindi definisco 3,5 e 7 le Fasi Soggettive. Il soggetto controlla l’oggetto, o possiamo dire, supervisiona l’oggetto.
Per questo motivo in Fase 5 introduciamo l’Osservatore Puro, il soggetto che percepisce il movimento energetico relativo al corpo fisico. Se c’è movimento sicuramente c’è energia. Se non c’è movimento, il corpo è morto o paralizzato o bloccato. (“Fase 5, uomo vivo”). Il soggetto può percepire l’energia bloccata, e i cambiamenti che avvengono durante il contatto tra il soggetto e l’oggetto.
In breve, il soggetto è la mente, simbolizzata dalle tre strisce bianche. Il soggetto osservatore puro può percepire l’energia, notare il suo comportamento come si manifesta in quel momento, con una mente rilassata. La mente investigatrice dello scienziato non è rilassata: è molto attiva nel cercare di codificare le informazioni ottenute ascoltando “l’invisibile” energia nel corpo. La mente del soggetto Fase 5 rimane semplicemente in stand-by, e quando l’osservazione sarà completata, la mente della Fase 3 potrà cercare di elaborare l’informazione che ha ottenuto mentre era in una osservazione rilassata.
Sebbene la parola “energia” in certi contesti conservi delle connotazioni misteriose, è tuttavia riconosciuta e accettata dalla maggior parte delle persone anche nei circoli scientifici. Ma quando arriviamo alla prossima fase, si comincia ad appartenere ad un club piuttosto esclusivo. Continua……